giovedì 16 dicembre 2010

Tattica di squadra in attacco

Quanto tempo dobbiamo dedicare al miglioramento della tattica di squadra in attacco nel gioco 6vs6 ?

Nella visione di queste partite ho cercato di distinguere tra le azioni positive (gol), quelle realizzate grazie ad un’azione collettiva (sistema di gioco o tattica di gioco) ed altre realizzate grazie ad un gesto tecnico individuale.

Per fare alcuni esempi, se un giocatore fa gol (ma anche un tiro sbagliato o perde palla) in 1c1 in uno spazio ampio o con un difensore in movimento è considerato come frutto di tattica, se un giocatore tira dai 9 mt con difensore in ritardo è frutto di gioco di squadra.
Se invece il gol viene dopo un 1c1 dopo palleggio o con difensore fermo, o da un’ala che tira da punto morto o da un assist ecc ecc questo viene considerato come frutto di un’azione di tecnica individuale o collaborazione semplice.


Questa distinzione riguarda solo l’analisi del gioco in 4^fase.
Per quanto riguarda i gol effettuati durante il gioco veloce è chiaro che tutto viene svolto su ampi spazi, la tecnica individuale e la collaborazione semplice hanno una componente sicuramente prevalente.

Fermo restando che :
-          la tecnica individuale è insita in qualsiasi gesto che facciamo in campo (un rigore realizzato è comunque un gesto tecnico ben fatto)
-          un gesto tecnico può essere fatto in seguito ad un ottimo movimento tattico individuale (taglio per esempio)
si vede come tante reti (e chiaramente anche tanti tiri o palle perse) vengono fatte dopo un’azione prettamente individuale o di collaborazione a due.

Nella finale di Champions League il Kiel in 4^ fase ha realizzato il 33% (5 su 14) dei gol dopo iniziative assolutamente individuali o casuali (respinte ecc).                                                   Nell’altra finale la Francia ha realizzato il 50% (6 su 12) dei gol in questa maniera (4^fase).
Considerando che tutto il resto del gioco non preso in considerazione da questa valutazione (Gioco Veloce, 4^ fase in inferiorità, superiorità numerica o 5 vs 5) ha prodotto il resto delle realizzazioni la domanda sorge spontanea :
Quanto tempo dobbiamo dedicare durante la settimana al miglioramento della tattica di squadra in attacco nel gioco 6 vs 6 ?

4 commenti:

  1. la pallamano e una attivita de cooperazione/confrotazione collettiva interpenetrata,mediata da un pallone,dove lobbiettivo e de segnare piu delladverssario.quindi e una opposizione de due progetti collettivi per tentare di fare piu gol delladversario facendo (tattica)per far basculare il rapporto di forsa a sua favore.quindi dedichiamo tanto ma tanto tempo alla tattica.

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  2. Quanti riescono a ripetere l'1vs1 di Karabatic, quanti hanno la stessa facilità e potenza di tiro di Jicha? Io dico che Francia e Kiel se lo possono permettere di lasciare spazio alle individualità visti i giocatori di cui dispongono, ma noi comuni mortali, secondo me, siamo obbligati in un certo senso a dare una via tattica. Faccio un esempio estremo, dalla Francia alla mia under18: se a loro non dico di iniziare l'azione con un taglio, un inserimento, un incrocio, un cambio di posto restano lì a girare il pallone fino a quando qualcuno si scoccia e prende e spara un tiro che, non essendo Jicha, non è efficacissimo.
    Credo che il tempo da dedicare al miglioramento della tattica di squadra dipenda dalla qualità tecnica dei giocatori a propria disposizione.

    P.S.: con questo non voglio dire che con i miei ragazzi faccio maggiormente tattica, ci mancherebbe...

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  3. mi piace il P.S.
    Per il resto meglio aspettare a cosa ne penso su uno dei prossimi post che intitoleremo magari PRIORITA' DEGLI OBIETTIVI

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  4. "Delle volte, guardando delle partite, sembra tutto semplice, sembra che basti avere un paio di buoni giocatori, buoni fintatori o due giocatori che si intendono per risolvere l’attacco posizionale con successo. Perché trovare altre strade?
    Il perché è presto detto. Questo modo di giocare è utile solo quando la superiorità individuale dei giocatori è evidente. Quando devono affrontarsi incontri contro avversari uguali o superiori, mettere in campo unicamente le risorse individuali non è più sufficiente, quindi solo le squadre capaci di “creare” situazioni favorevoli di tiro attraverso un lavoro coordinato di tutta la squadra sono in grado di rendere efficace questa fase di gioco.
    Vediamo squadre che vincono con facilità molti incontri ma che sembrano avere una barriera invisibile che gli impedisce di avere la meglio negli incontri in cui affrontano squadre di pari valore. Questa barriera che non vediamo, in molti casi è in relazione alla scarsa elaborazione dell’attacco. Quando non si può imporre la superiorità individuale e non si hanno risorse collettive in attacco, il rendimento diminuisce così tanto in questa fase che diventa molto difficile equilibrare l’incontro.
    La pallamano è uno sport collettivo e solo sfruttando le sue possibilità collettive possiamo pensare che stiamo giocando ragionevolmente bene." Manuel Laguna Elzaurdia
    Lino A. Soleti

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