domenica 19 dicembre 2010

Pallamano = moda

Come ogni anno sfruttando la pausa di campionato, mi trovo a passare alcuni giorni in Germania assistendo ad alcuni incontri ed allenamenti di squadre di Bundesliga 1 e 2. Per il secondo anno consecutivo sono in compagnia del mio amico e collega Beppe Tedesco. Vale la pena di raccontare il nostro stupore nella prima partita da vedere.

Arriviamo in macchina nel pomeriggio a Goppingen dove gentilmente l’allenatore della squadra locale Petkovic ci fa assistere all’allenamento prima di andare a Stoccarda per assistere all’incontro di Bundesliga 2,  Bittenfeld – Bietigheim rispettivamente 5^ e 6^ del campionato cadetto girone sud.

Partiamo senza biglietti non preoccupati in quanto si gioca a Stoccarda nella Porsche Arena per cui non ci dovrebbero essere problemi di disponibilità.
Usciamo dall’autostrada nei pressi di Stoccarda ed incredibilmente nelle uscite c’è una strana indicazione luminosa : HANDBALL. Non potevamo credere ai nostri occhi. In Italia i viaggiatori si sarebbero chiesti perché mai si dovrebbe prendere una palla con le mani !
Parcheggio mega a soli 5 €. Andiamo al ticket office e ci sono solo posti in alto e dietro le porte ( 15.5€)
Entriamo finalmente dopo minuti di coda e non possiamo credere ai nostri occhi. Strapieno. Più di 5.800 spettatori. Ma ci siamo sbagliati ? è pallamano lo spettacolo al quale assisterà questa gente ? ma è veramente un incontro tra due squadre di seconda categoria di metà classifica ? SI !!!

Presentazione delle squadra non all’americana. . . di più. Musica, fuochi, corpi di ballo ecc.
Partita che ci è sembrata  tatticamente poco interessante. Giocatori che ci appaiono appena più che mediocri. Commentiamo quindi che anche molti nostri giocatori del Conversano e Bologna potrebbero partecipare a questo spettacolo. Ben presto rimaniamo stupiti dall’intensità del gioco. Giocatori che non solo vanno i n contropiede ma anche che tornano sempre in difesa, senza mai protestare, fare sceneggiate, litigare tra di loro.
Molte altre cose sono diverse rispetto che da noi. L’accettazione del gol come normalità, nessun dramma. Si lancia la palla a centrocampo e via una rimessa veloce. Un tiro (molti senza senso)in media ogni 20”.
Oltre a percepire la mancanza di sofisticati tatticismi abbiamo invece piacevolmente percepito l’ ”assenza” degli arbitri. Non ci siamo accorti di nessun fischio. Mai protagonisti, a margine di uno spettacolo sportivo. Un fischio leggero spesso ed a volte quando serviva deciso.
Il pubblico mai scomposto, forse anche troppo distante. Applaudiva, chi suonava tamburi e trombette. Quasi tutti con il cappellino di Natale. Alla fine, un unico applauso.

Io e Beppe siamo rimasti storditi quasi per tutta la partita, quasi che il gioco e la partita ci interessasse se non marginalmente. Sorpresi che in Germania la pallamano non è soltanto molto seguita. E’ una MODA. La gente va a vedere la pallamano per passare ore (prima e dopo l’incontro) insieme. Non importa quanto siano campioni i giocatori che sono in campo.

Entusiasti ed un po’ demoralizzati ci siamo chiesti : cosa abbiamo fatto di male noi in Italia ?   

5 commenti:

  1. caro riccardo...che bel racconto... un altro pianeta.... eppure la germania nn e' tanto lontana....

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  2. Riccardo gli unici che possono rispondere alla tua domanda sono i dirigenti della federazione Tedesca, perche' solo loro sono riusciti e possono dirti cosa facciamo "di male".

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  3. Bella cosa. Andare fuori ad imparare e' sempre una bella idea, si vede sempre qualcosa di utile e di diverso.

    Sicuramente anche la Germania ha i suoi problemi, ma se parliamo di cosa e' stato fatto male in Italia direi che e' inutile parlare di aspetti non tecnici perche' sarebbe sparare contro la croce rossa.

    Parlando di aspetti tecnici sicuramente in Italia si gioca e si insegna una pallamano dell'eta' della pietra in troppe realta'.
    I giocatori sono lenti e non sono preparati a giocare in velocita' mentalmente oltre che fisicamente. Quindi chiaramente bisogna iniziare dai giovani a creare questo tipo di atleti.

    E' un problema poi di cultura sportiva. I giocatori che si buttano a terra, che litigano con arbitri e pubblico, le scenate che si vedono sui campi italiani, insieme alle dirigenze che mandano in ritiro punitivo dalle suore le squadre che perdono due partite e tanti altri esempi alla Alberto Sordi dimostrano che per migliorare bisogna cambiare la cultura sportiva.

    Cultura che facilita l'espressione dei giocatori, che crea giocatori che vogliono migliorarsi ogni giorno e non dipendenti statali che aspettano lo stipendio a fine mese,giocatori che giocano sempre con il sorriso sulle labbra (basta vedere le finali europee femminili per capirlo), giocatori e allenatori che sanno riconoscere la bravura degli avversari quando perdono e non addossare sempre le colpe agli arbitri o qualunque altra causa.
    Gli allenatori possono fare tanto creando una cultura del lavoro, del sacrificio, della volonta' di migliorarsi, del sapere riconoscere il valore degli avversari e del rispettare gli arbitri e il pubblico anche quando la fanno sporca.
    C'e' chiaramente bisogno di una mentalita' nordeuropea e bisogna cercare di cancellare presto tutti gli aspetti sbagliati che sono stati ereditati dall'Est europeo come punire i giocatori, non insegnare determinati aspetti tecnici (girelle, pallonetti etc.), limitare la capacita' creativa dei giocatori incastrandoli in aspetti tattici chiusi (da automi) e litigare in continuazione con tutti. Cose che nella pallamano che conta si vedono pochissimo.

    Quindi forza allenatori Italiani, dovete essere voi a cambiare la cultura dei giocatori per fare in modo che un giorno si possa arrivare ad avere risultati di rilievo internazionale.

    Diciamo che e' un po' come privatizzare le poste...cambiare mentalita' e trovare un movimento nuovo e piano piano diventare un'azienda di successo.

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  4. Non è che hanno bisogno di un pivot!!!
    spettacolo... ;-)

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  5. Pavle Jurina ha detto:
    Le risposte sono semplici.
    La mentalità sportiva è scarsa? sì, sono d'accordo.
    I giocatori si allenano solo come passatempo? Sì, tanti.
    Sarebbe meglio incoraggiare gli allenatori, TUTTI, a cambiare la cultura sportiva facendo innamorare i ragazzi della pallamano con la qualità del vostro/nostro lavoro altrimenti si rischia di perderli.
    La Federazione italiana ha nelle proprie mani tutte le risposte necessarie per risolvere la situazione problematica, non serve invocare la Federazione tedesca.
    Per cambiare le cose, caro Riccardo, servono persone che vivono la Pallamano e tanto tanto lavoro utile cercando di eliminare quei ben pagati venditori di fumo che arrecano solo danni a questo sport. Forza Riccardo.
    Pavle Jurina

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