Diverse volte ho sentito dire che in Italia si lavora poco e che all’estero i giocatori di pallamano si allenano molto di più, anche per più di 10 allenamenti a settimana.
Può essere utile portare a conoscenza degli allenatori Italiani, la struttura di una settimana di allenamento del Goppingen, quando giocano una sola partita a settimana.
giorno | mattino | Sera | obiettivi |
Lunedì | | 17 – 18.30 | Riscaldamento – forza in circuito – tecnica individuale - portieri |
Martedì | 10 – 11 | | Fitness in palestra pesi |
Martedì | | 17 – 18.30 | Riscaldamento – difesa tecnica individuale e collaborazioni |
Mercoledì | 10-11.30 | | Allenamento del tiro |
Mercoledì | | 17 – 18.30 | Riscaldamento – attacco e gioco veloce |
Giovedì | | 17 – 18.30 | Riscaldamento – attacco e difesa (sup ed inf) |
Venerdì | | 17 – 18.15 | Riscaldamento – ripasso sistemi di gioco in attacco e difesa |
Discutendo con l’allenatore alcuni aspetti mi hanno colpito o sono da sottolineare per eventuali discussioni.
1 - due mesi di preparazione
2 - durata massima degli allenamenti di un’ora e mezza
3 - quasi assenti le esercitazioni di velocità e rapidità
4 - riscaldamenti lunghi
Chiaramente sarebbe interessante vedere di persona tutti gli allenamenti della settimana per comprendere meglio alcune situazioni che fanno la differenza, tipo : l’intensità, la disponibilità mentale dei giocatori, l’organizzazione delle esercitazioni, il modo di relazionarsi da parte dell’allenatore con i giocatori, ecc.
Per concludere vorrei ricordare che l’allenatore del Goppingen, Vladimir Petkovic è considerato (ed anche premiato come miglior allenatore della Bundesliga ) uno dei migliori in quanto riesce sempre ad ottenere grandi piazzamenti con giocatori non proprio di prima fascia.
Mi sembra un ottimo spunto di riflessione. in effetti a vederli così non sono allenamenti pazzeschi, almeno in termini di quantità. per esempio quando allenavo il secchia, l'ultimo anno facevamo 5 allenamenti serali e 4 mattutini di cui 2 di pesi e 2 con la palla.
RispondiEliminasarebbe interessante capire che lavoro viene svolto nella preparazione perchè mi pare di intuire che è in quella fase che questo allenatore crea la 'base' su cui lavorare poi.
poi naturalmente conta molto l'intensità del lavoro e la quantità di tempi morti: immagino che da questo punto di vista, siano su un altro pianeta
Credo Fabry,che tu possa aver centrato il bersaglio...la prima riflessione che mi viene è, infatti,quella sulla intensità degli allenamenti!
RispondiEliminaun ora e mezzo di allenamento mi pare che ci costringa a fare qs riflessione!quale intensità?quali tempi morti?quale organizzaz della singola seduta di allenamento?
e poi?perchè non sono previste sedute specifiche sulla rapidità?forse perchè le esercitaz tecniche sono già lo strumento per esrcitare tale capacità??
mi piacerebbe,riccardo,che ci raccontassi qualcosa di quel che succede "live" in quelle sedute ...
grazie del servizio.
ciao
Purtroppo ho assistito solo ad una seduta del giorno prima della partita. Posso dire che mi è piaciuto il riscaldamento, lungo ma articolato. Poi hanno fatto 6 vs 6 con attenzione all'attacco prima ed alla difesa dopo. Bassa intensità ma era il giorno prima della partita, con giocatori non troppo concentrati, scherzavano e ridevano troppo per i miei gusti. Mentre nel riscaldamento li ho visti molto professionali ed attenti. Poi parlando con l'allenatore ho dedotto che l'ora e mezzo degli altri giorni è molto intensa. Con blocchi di 6-10' di esercitazione e poi pausa. Molto sotto forma di collaborazione e poco di 6 vs 6. Non fa velocità e rapidità perché non occorre (se ci pensiamo è quasi vero). Quanto può migliorare la rapidità ? Già Mourinho ne ha parlato nel suo ultimo libro. La rapidità da allenare deve essere stimolata nella scelta del giocatore. La difficoltà è proprio nell'allenare la rapidità nel leggere la situazione giusta.
RispondiEliminaAltra cosa che mi ha fatto impressione è che loro in preparazione hanno fatto più di 15 amichevoli e tornei. . . sono pagati dalle squadre ospitanti. Circa 5.000 a partita !!!
insomma pensare rapidamente più che eseguire rapidamente.........
RispondiEliminae,forse,esercitando l' uno,di fatto,alleni anche l'altro....
mi sembra di avere capito questo!
o mi sbaglio??
insomma situazioni,situazioni,situazioni che ti obbligano a scelte rapide???
ho capito bene??
ancora una volta risultano fondamentali non solo fare ore di allenamento, ma le scelte e il modo in cui ci si allena. Troppo spesso si vedono allenamenti massacranti che non hanno un obiettivo specifico, con progressioni metodologiche assenti frutto dell'esperienza avuta come giocatori dagli allenatori di oggi, peccato che sono passate decine di anni nel frattempo e il clonare situazioni ormai superate risulta essere spesso controproducente.
RispondiEliminaPer quanto riguarda il numero di partite da giocare in precampionato risulta ancora una volta vero ciò che sosteneva diversi anni fa il prof. Vittorio Francese che indicava in 12-15 partite il target da raggiungere al fine di far consolidare il gioco; inoltre c'è sempre da ricordare che il miglior allenamento che possiamo avere per una squadra è la gara
si Paolo hai capito quello che intendo. Non è solo questo chiaramente il punto. La mia prospettiva è allenare di più quello che puoi migliorare di più. e' importantissimo essere veloci e soprattutto essere rapidi. Ma di che velocità e rapidità parliamo? quale possiamo migliorare di più? e quindi quali esercitazioni, inserite in quale ambito e perché? Per esempio l'esercitazione classica di rapidità che si fa nella pallamano sulle o nelle righe a cosa serve ? Serve ! (qui sarebbe troppo lungo spiegare a cosa penso che serva) ma serve troppo poco per inserirla su tutti gli allenamenti, dedicargli troppo tempo fine a se stessa. Mentre invece un'esercitazione di reazione ad uno stimolo visivo (legato al gioco) è già un'esercitazione che mi piace di più.
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